Consigli

Come conservare correttamente la pasta

Fresca o secca, cotta o meno, la pasta è il piatto forte della nostra cucina quotidiana. Tuttavia, non è raro che, nonostante il piacere di assaporare ogni boccone, gli avanzi finiscano nei nostri frigoriferi o negli armadi. E la domanda che sorge spontanea: come preservare la sontuosità della pasta una volta terminato il pasto.

Ecco perché padroneggiare le sottigliezze della loro conservazione diventa un passo cruciale per garantire un’esperienza di gusto senza pari, anche quando vengono riutilizzati in modo creativo. Vi propongo alcune idee per conservare la vostra pasta senza sugo, l’ideale è sempre tenere separati il ​​sugo e la pasta, questo eviterà che la pasta diventi appiccicosa.

Durata della pasta

La durata di conservazione della pasta dipende da diversi fattori, tra cui il modo in cui viene conservata, se è refrigerata o congelata e la sua tipologia (fresca o secca).

  • Pasta fresca cruda: Si conserva in frigorifero per circa 1-2 giorni. Se non prevedi di utilizzarli rapidamente, si consiglia di congelarli per una conservazione più lunga.
  • Pasta fresca cotta: si conserva in frigorifero per circa 3-5 giorni in un contenitore ermetico.
  • Pasta secca cruda: ha una durata pressoché indefinita se conservata in luogo fresco e asciutto, al riparo dall’umidità. Assicurati che siano nella loro confezione originale o trasferiti in un contenitore ermetico.
  • Pasta secca cotta: si conserva in frigorifero per circa 3-5 giorni in un contenitore ermetico. Se si desidera conservarli più a lungo si consiglia il congelamento.
  • Pasta congelata: può essere congelata e conservata per circa 1 o 2 mesi. Per la pasta cruda può essere congelata per diversi mesi o fino a un anno, a seconda del tipo di pasta.

Consigli per una buona conservazione

Ecco alcuni consigli per mantenere la pasta fresca e gustosa:

  • Raffreddamento rapido: Dopo aver cotto la pasta, scolatela e sciacquatela con acqua fredda per fermare la cottura. Questo eviterà che la pasta diventi troppo morbida.
  • Olio d’oliva: condire la pasta con un filo d’olio per evitare che si attacchi. L’olio formerà un sottile strato protettivo.
  • Refrigerazione: mettere la pasta raffreddata in un contenitore ermetico e conservare in frigorifero. Assicurati che il contenitore sia ben chiuso per evitare che gli odori penetrino.
  • Dividere in porzioni: Se avete una grande quantità di pasta, dividetela in porzioni individuali prima di riporla. Ciò faciliterà il successivo riscaldamento e la contaminazione da batteri durante le aperture ripetitive.
  • Buste per il congelatore: puoi anche mettere la pasta nei sacchetti per il congelatore, facendo uscire quanta più aria possibile prima di sigillarla. Ciò contribuirà a preservarne la freschezza.
  • Congelamento: se non hai intenzione di mangiarli nei prossimi giorni, il congelamento è un’ottima opzione. Stendete la pasta su una teglia in modo che non si attacchi, poi mettetela nel congelatore. Una volta congelati, trasferiteli in un sacchetto per congelatore e conservateli nel congelatore. Per riscaldarli, immergeteli direttamente in acqua bollente per qualche istante.

Riscaldare la pasta  

Quando decidete di mangiare la pasta conservata in frigorifero o congelata, assicuratevi di riscaldarla adeguatamente. Per la pasta refrigerata, riscaldarla nel microonde o in una casseruola con un po’ d’acqua o salsa. Per la pasta surgelata potete immergerla direttamente in acqua bollente per qualche minuto.

È importante notare che la pasta tende a perdere consistenza dopo essere stata refrigerata o congelata, ma sarà comunque commestibile e potrà essere utilizzata in una varietà di ricette.