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Diabete di tipo 2: una cura promettente cura l’origine stessa della malattia

I farmaci per il diabete correggono le conseguenze della patologia, regolando lo zucchero nel sangue. Ma oggi uno studio francese ha scoperto una nuova classe di farmaci in grado di colpire l’origine stessa del diabete di tipo 2. Nuova speranza per milioni di pazienti in tutto il mondo?

Il diabete di tipo 2 corrisponde ad un eccesso duraturo della concentrazione di glucosio nel sangue (iperglicemia), dovuto a un disturbo nel metabolismo dei carboidrati. Questa patologia colpisce 537 milioni di persone nel mondo e ha conseguenze gravi, anche mortali. È in aumento a causa dell’invecchiamento della popolazione, dello stile di vita sedentario e delle cattive abitudini alimentari. Oggi un team francese ha scoperto una nuova classe di farmaci per curare questa malattia.

Una nuova classe terapeutica contro il diabete

Fino ad oggi i ricercatori non sapevano come agire sul famoso metabolismo dei carboidrati che causa il diabete di tipo 2, ma solo sulle conseguenze della patologia, cioè sull’eccesso duraturo della concentrazione di glucosio nel sangue. I farmaci esistenti fino ad allora consentivano solo di regolare questa concentrazione glicemica.

Secondo il comunicato stampa dell’Inserm, questo nuovo farmaco, denominato PATAS, ha la particolarità  “di trattare l’origine stessa del diabete di tipo 2 e delle comorbidità associate, in particolare la resistenza all’insulina” Una prima al mondo.

Inizialmente, la ricerca su una malattia rara, la sindrome di Alström

PATAS fa parte di una nuova classe di farmaci antidiabetici chiamati  “Adipeutici” ( per  “terapeutici che colpiscono specificamente gli adipociti”). PATAS si rivolge specificamente agli adipociti, cellule presenti nel tessuto adiposo, consentendo in particolare l’immagazzinamento del grasso nel corpo. Nel caso del diabete di tipo 2, le proteine ​​interagiscono e bloccano il normale funzionamento degli adipociti, che non riescono più ad assorbire il glucosio, causando la patologia.

Ma come hanno fatto i ricercatori a prendere di mira gli adipociti? Gli scienziati si erano precedentemente interessati a una malattia rara, la sindrome di Alström. Hanno scoperto che le anomalie nel tessuto adiposo erano causate dalla perdita di funzione di una proteina specifica chiamata ALMS1 e dal modo in cui si collegava con un’altra proteina chiamata PKC Alpha. Questo fenomeno è stato la causa di una resistenza all’insulina estremamente grave e di un diabete di tipo 2 precoce in questi pazienti.