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Digitale Terrestre, nuovo stop: tutto sta per cambiare | Segna questa data

Perché questo nuovo rinvio? Questa è solo l’ultima, infatti già ad agosto il ministro Adolfo Urso aveva annunciato che un gruppo di canali Rai sarebbero passati al DVB-T2, ma anche questa volta così non è stato e la data è stata posticipata di diversi mesi.

Il passaggio dei canali Rai al digitale terrestre
Le persone sono ormai scettiche riguardo al passaggio dei canali Rai al digitale terrestre. Molti infatti sono sollevati perché a casa non hanno ancora un televisore compatibile con questo cambiamento.

Questa tecnologia non è più una novità, fa parte della nostra vita ma da mesi si parla del passaggio di un gruppo di canali Rai al DVB-T2, ma senza nulla di concreto.

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Land transizione digitale della Rai – Imilanesi.nanopress.it
Anche il 10 gennaio, data annunciata come definitiva, non è stato fatto nulla e c’è stato anche un silenzio inaspettato da parte della Rai e del ministero. Nessun comunicato stampa o dichiarazione ufficiale, anche se il motivo è chiaro a tutti.

Prima di annunciare la nuova data, però, segnaliamo che il 18 gennaio, pochi giorni fa, il consiglio di amministrazione ha comunicato di aver approvato il nuovo contratto di servizio 2023-2028. La data che sveleremo nel prossimo paragrafo però non è stata menzionata nel comunicato ufficiale, sono solo indiscrezioni circolate negli ultimi giorni.

La nuova data prevista per il passaggio al digitale terrestre
Come dicevamo prima, molti credono che la data sia stata nuovamente posticipata a causa di alcuni eventi. Queste avverranno durante i mesi estivi ed è per questo che il nuovo appuntamento per il celebre taglio dovrebbe essere il 1 settembre 2024.

Tra giugno e luglio, infatti, in Germania si svolgeranno gli Europei di calcio e poco dopo le Olimpiadi di Parigi. Il direttore generale della Rai, Giampaolo Rossi, aveva già annunciato a fine dicembre 2023 il lavoro con il ministero per consentire agli italiani di poter guardare questi importanti eventi senza troppe complicazioni.

Ricordiamo infatti che non tutti hanno una smart TV abilitata, sono infatti più di 8 milioni coloro che non possiedono un dispositivo compatibile.

È questa la giustificazione data dalla Rai per rinviare la transizione, anche se non è chiaro quali e quanti eventi dei Giochi Olimpici e dei Campionati Europei vengano effettivamente trasmessi sulla Rai.

La decisione è rinviata ormai da 3 anni ma pubblicamente se ne parla da 6 mesi. Durante questo periodo tutte le emittenti cedettero gran parte delle loro frequenze allo Stato. Questo veniva poi rivenduto agli operatori telefonici.

La situazione in questo momento è difficile, infatti ci sono le stesse emittenti di prima ma con poco spazio di trasmissione e la soluzione sarebbe passare subito tutto al DVB-T2, che occupa meno spazio e permette di trasmettere molti canali con la poche frequenze rimanenti. La data continua però a essere posticipata per i motivi più diversi e anche quella del 1° settembre non è da ritenersi certa.

La tecnologia avanza ma il nostro Paese resta indietro, al punto che è stato chiesto all’Agcom di intervenire a tutela delle emittenti che lavorano con la tecnologia tradizionale. Di questi stanno prendendo possesso le piattaforme di streaming e l’intervento – previsto entro il prossimo anno – modificherà i telecomandi con pulsanti fisici obbligatori.