Oggi, tutti i consumatori di tutto il mondo sono alla ricerca dei modi migliori per risparmiare il più possibile sull’elettricità. Soprattutto a causa dell’aumento delle bollette, gli italiani stanno cercando di risparmiare e ridurre i costi rinunciando ad accendere la televisione, il riscaldamento e le luci.
In realtà non devi rinunciare a nulla , puoi continuare a vivere come hai sempre fatto, semplicemente sfruttando il tuo ingegno e la tua astuzia.
Innanzitutto, per risparmiare, bisogna scegliere una tipologia specifica di illuminazione, che permetta di utilizzare gli apparecchi quando ne hai bisogno, limitando i consumi in bolletta.
Illumina la tua casa risparmiando, ecco alcune soluzioni funzionali
10 lampadine a incandescenza da 100 watt accese per tre ore al giorno consumano 3 kWh all’ora , quindi si spendono 80 centesimi al giorno, che a prima vista può sembrare pochissimo, ma che in un anno si traduce in una spesa di centinaia e centinaia di euro . Il consiglio da seguire per risparmiare è quello di scegliere lampadine alogene con le quali potrete risparmiare almeno il 30% in più rispetto a quelle a incandescenza.
Le lampadine a risparmio energetico sono lampadine fluorescenti che riducono della metà il consumo. Poi arrivano le lampadine a LED, che sono le migliori perché consumano almeno l’80% in meno rispetto a tutti gli altri tipi di lampadine. Le lampadine ad alto risparmio energetico, ovvero quelle a LED, sono compatibili con qualsiasi presa esistente, quindi non è necessaria alcuna manutenzione per l’utilizzo.
Basta avvitarle, quindi accendere la luce e vedere che la luminosità è 100.000 volte migliore rispetto ad altri tipi di lampadine, anche dopo 5.000 ore di utilizzo . Tra l’altro, secondo recenti studi, questi sono molto più sicuri di altri perché non emettono calore né rilasciano sostanze tossiche.
Si trovano sia a luce calda che fredda, la scelta varia in base alle preferenze e in base agli ambienti da illuminare, se interni o esterni, se moderni, classici o antichi.
Come riparare una lampadina a led che ha i led non funzionanti, risparmiando sulla sostituzione
Quando queste si bruciano o non funzionano più come dovrebbero, solitamente la lampadina viene sostituita. In realtà, proprio come insegnano gli elettricisti, non è necessario farlo all’improvviso, perché per quanto strano possa sembrare, la lampadina si può riparare. Devi stare attento ad ogni tuo gesto per non mettere in pericolo la tua vita nel momento e nei giorni e basta.
Quindi per procedere in tutta sicurezza è sufficiente prendere la lampadina, svitarla, quindi rimuovere la colla che ne trattiene il “tappo” che protegge i led. Una volta aperto, davanti a te appariranno 7 LED. Per scoprire quale è difettoso è sufficiente prendere un cavo di alimentazione e utilizzarlo come se fosse una pinza, per poi ripiegarlo su se stesso.
Con il cavo tocchi tutti i led, quello che è difettoso è quello che fa contatto quindi si accende e si spegne da solo. Per cui si toglie la lampadina dalla sua sede, in modo da non assorbire corrente, e si rimuove il led difettoso con una pinza adeguata. Poi prendi la lana d’acciaio che puoi acquistare in qualsiasi negozio di ferramenta . Se una parte si stacca, viene utilizzato del nastro isolante per incollarla al posto del LED. E questo è tutto.
La procedura serve ad isolare i contatti del LED, permettendo di accendere la luce e continuare ad utilizzare la lampadina fino al suo esaurimento, senza rischi di alcun tipo.
Risparmiare utilizzando correttamente l’energia elettrica, ecco come
Per risparmiare in casa è bene evitare di accendere le lampadine quando non servono, quindi illuminare solo le stanze dove si trascorrono molte ore, quando è buio e non prima. Evitate poi di accendere i dispositivi nelle ore più dispendiose della giornata, riducete l’utilizzo di ciò che è considerato superfluo.
Ad esempio, la lavastoviglie dovrebbe essere accesa solo a pieno carico. Se invece i piatti da lavare sono pochi è consigliabile farlo a mano. Quando si parla di elettrodomestici, un segreto che non tutti conoscono è che non bisogna mai lasciarli in stand-by, perché anche se si tratta di consumi di scarsa importanza, c’è il rischio di trovare rincari in bolletta piuttosto pesanti