
Tra i tanti rimedi della nonna, ce n’è uno davvero infallibile per un problema abbastanza comune. Ecco di cosa si tratta. Un sacchetto di plastica riempito con acqua e qualche moneta è il trucco che dovremmo usare tutti in casa per risolvere un problema abbastanza comune. Ma come può aiutarci in casa questa strana combinazione? La risposta è tutt’altro che ovvia, quindi vediamo quale problema risolve questo metodo economico e fatto in casa.
Perché usare le monete in una sacca d’acqua?
Quando incontriamo un problema a casa, spesso proviamo a risolverlo con qualsiasi mezzo noto al mercato. Se non riesci a trovare la soluzione, ti ritroverai inevitabilmente con i classici della nonna . Così vengono affettuosamente definiti i rimedi casalinghi, che prevedono l’utilizzo di ingredienti casalinghi o i più semplici metodi “fai da te” per risolvere i problemi più disparati, dalla rimozione delle macchie dai tessuti alla pulizia dei vetri. L’espressione “medicina della nonna” è dovuta proprio al fatto che, in passato, le soluzioni domiciliari venivano utilizzate da nonne molto esperte nelle cure domiciliari, sia per ovvi motivi economici, sia per ottenere i migliori risultati a casa .
Tra i tanti rimedi utilizzati dalle nonne c’è quello di sciogliere le monete in un sacchetto pieno d’acqua .

Come usare le monete nell’acqua
Prima di tutto dobbiamo capire di quali ingredienti abbiamo bisogno, perché acqua e monete non bastano. Naturalmente, prima avrai bisogno di alcune monete (andranno bene i centesimi) e di un sacchetto di plastica trasparente, poi del succo di limone e del sale.

Questi ultimi due ingredienti, aggiunti all’acqua, aiutano a mantenere le parti pulite, a renderle lucide e a prevenirne l’ossidazione.
Il procedimento è davvero molto semplice, infatti vi basterà mettere tutto nel sacchetto di plastica e aggiungere alla fine l’acqua . Una volta terminato il tuo scacciamosche naturale, posizionalo nella zona da cui vuoi respingere le mosche. Ma come può funzionare un rimedio del genere? Il principio è semplice e si basa sulla biologia naturale delle mosche.

Le mosche usano la vista per orientarsi, in particolare la rifrazione. Quando si confrontano con un oggetto o un ostacolo luminoso e scintillante, vengono accecati dalla luce e tendono ad evitare quell’area . Un consiglio molto semplice ma altrettanto efficace.