Non sono da sottovalutare le perdite d’acqua in appartamento poiché potrebbero compromettere la stabilità delle pareti.
Perdite d’acqua dall’appartamento sovrastante: cosa fare
Se hai notato gocciolamenti d’acqua dal soffitto o la comparsa di una macchia di muffa, molto probabilmente potrebbe esserci una perdita d’acqua dall’appartamento sovrastante. Ciò accade soprattutto nei bagni dove le perdite d’acqua possono essere più facili.
In un appartamento non sono da sottovalutare le perdite d’acqua perché, oltre al disagio delle gocce, possono portare alla formazione di muffe, scrostamenti delle vernici e anche compromettere, a lungo andare, la stabilità delle pareti. Ciò è particolarmente vero se la perdita dura da molto tempo.
Tra le cause della perdita, oltre alla rottura di un tubo, ad esempio, nel bagno dell’inquilino che abita nell’appartamento sopra, potrebbe esserci anche la rottura di un elettrodomestico come una lavatrice o una lavastoviglie. Un’altra causa potrebbe essere un rubinetto lasciato aperto. In altri casi le perdite nell’appartamento possono essere imputate anche al ristagno d’acqua sul tetto causato da una scarsa impermeabilizzazione e dal filtraggio dall’ultimo piano in giù.
Perdita d’acqua nell’appartamento – imilanesi.nanopress.it
Come procedere
Il primo passo da compiere è contattare l’inquilino del piano di sopra. Quest’ultimo dovrà controllare le sue tubazioni e/o elettrodomestici, accompagnato dall’amministratore. Poi viene chiamato un tecnico per un sopralluogo che dovrebbe portare alla risoluzione.
Tuttavia, il proprietario potrebbe essere ostruttivo e non disposto a risolvere il problema. In questo caso si può fare riferimento all’articolo 2051 del codice civile per il risarcimento dei danni. L’articolo prevede che ognuno è responsabile dei danni causati dalle cose che possiede. Ciò significa che il proprietario dell’appartamento da cui è arrivata la perdita dovrà pagare per ripristinare la situazione che ha causato il danno.
Il proprietario dell’appartamento in cui c’è una perdita dovrebbe quindi farlo riparare il più rapidamente possibile e poi risarcire l’inquilino del piano terra. Dovrà, ad esempio, sostenere le spese per il ripristino dell’intonaco.
idraulico al lavoro – imilanesi.nanopress.it
In caso di controversie sarà l’art 696 bis cpc a far valere la conciliazione. In pratica effettuiamo prima una valutazione tecnica preventiva del danno che ne fornirà la prova. Cerchiamo quindi di risolvere la controversia nel più breve tempo possibile incaricando un consulente tecnico ufficiale che sarà nominato dal Giudice.
Se invece non vi è controversia, la valutazione tecnica preventiva si conclude con la firma del verbale che ha visto entrambe le parti raggiungere un accordo.