Esiste un momento per buttare via la biancheria intima? Di seguito vi daremo tutti i dettagli su questo argomento che vede idee contraddittorie. Questo è ciò che dicono gli esperti. Con il termine lino designeremo l’intero indumento che viene indossato sotto gli abiti . Lo stesso termine viene utilizzato sia per le donne che per gli uomini, quindi all’interno delle due categorie troviamo i diversi tipi di abbigliamento che possono variare o essere simili tra i due sessi.
Abbiamo sicuramente considerato la biancheria intima: mutandine, reggiseni, canotte e calzini . Poi ci sono diverse tipologie in ognuna di esse come gli slip che si dividono in slip o boxer per uomo e slip, perizomi, colute, slip brasiliani, perizoma ed altri per donna.
Intimo: quanto devi buttare e cambiare?
Come dicevamo, la biancheria intima è ciò che si indossa sotto i vestiti ma c’è qualche dibattito tra gli esperti e chi la usa tutti i giorni. Naturalmente va bene cambiarsi e buttare via i vestiti, ma c’è un orario specifico per farlo oppure no? Esaminiamo le diverse opinioni.
Secondo alcuni esperti, bisognerebbe cambiare la biancheria intima ogni 6 mesi e quindi circa due volte l’anno. Per altri, invece, non è così . Dipende anche da molti fattori. Ovviamente quando si rompe bisogna buttarlo ma se è sano e perfettamente integro non c’è motivo di buttarlo.
Tuttavia, come dicevamo , non è la norma buttare via i vestiti ogni sei mesi, soprattutto se sono in buono stato . Sta quindi a noi decidere quando un capo di abbigliamento è giunto al termine e quando è il momento di buttarlo. E quindi sia quando si fora, sia quando la molla ha perso la sua elasticità.
L’unico momento consigliato in cui dovresti buttare via la biancheria intima e soprattutto i boxer è quando hai un’infezione batterica nelle parti intime . Un esempio molto comune può essere la candida, ma ce ne sono anche altri. In questo caso, se non vengono lavati bene, i germi potrebbero rimanere vivi e contagiare anche gli altri abitanti della casa.